Premetto che sono sempre più esterefatto da "il manifesto", che col prossimo anno sono 20 anni che leggo.
Esterefatto per l'ignomignosa fedeltà a questo ignomignoso governo di "sinistra", ma anche e soprattutto per l'ormai squallido allineamento con il resto della stampa di "sinistra" in politica estera (il caso del responsabile dell'Onu per i diritti umani in Palestina, che qualche tempo fa rilasciò dichiarazioni pesantissime sulle tante violazioni israeliane sia in Palestina che in Libano, che meritò sul giornale un trafiletto di 10 righe a pagina 8; ma è solo uno dei tanti possibili esempi).
Ma l'articoluzzo di Polo in prima pagina sul giornale di ieri, in risposta al documento dei Cobas sulla manifestazione del 4 novembre, ha raggiunto veramente vette altissime:
- un documento politico con cui non si è (legittimamente) d'accordo diventa "pubblicità" che, si sa, "è sempre una cosa falsa";
- se poi il documento politico OSA criticare un ministro di "sinistra" (definito "amico dei padroni". E qualcuno mi dica se quanto fatto dal ministro fino ad oggi merita definizione diversa…) e, addirittura!!, i sindacati confederali, allora siamo chiaramente in una situazione di lesa Maestà, per il Commissario del Popolo G. Polo.
Guai, quindi, osare a criticare il "governo amico", anche se fa cose del tutto in linea col precedente "governo nemico"; guai criticare sindacati che da almeno 30 anni fanno di tutto (e i loro schifosi interessi su tutta la questione del TFR è veramente da voltastomaco. Ma non per il "quotidiano comunista", ci mancherebbe!), eccetto che gli interessi dei lavoratori, e tanto meno dei precari.Perché tutte queste belle anime "vedono nella precarietà il vero avversario delle proprie vite", e non nei meccanismi culturali, politici ed economici che, almeno dal 1978, hanno determinato le condizioni per far della precarietà un condizione quotidiana per milioni di persone. Meccanismi a cui queste belle anime, ma di "sinistra", ci mancherebbe!, da 30 contribuiscono tutte le volte che possono e con ogni mezzo necessario.
Meno male che c'è il Proff. G. Polo a dare le giuste bacchettate sulle dita a quei discoli dei Cobas (che, si sa, alla fine non sono altro che degli Autonomi mascherati) e li rimette al loro posto!
Complimenti ai compagni e alle compagne del "Manifesto", la vostra Guardia Rossa ha respinto un altro pericolosissimo attacco dell'estremismo di sinistra che, si sa, non è altro che fascismo mascherato.
ben tornato capa!!!!
preparati ad intingere la penna… ne abbiamo bisogno
un amico da Genova passando per Firenze….