Leggo in una lettera a "il manifesto" che il caporalmaggiore
Giandomenico Pistonami, ucciso in un attentato a Kabul pochi giorni fa,
era iscritto al gruppo di Facebook "Partito
Nazionale Fascista" (che fa schifo pure parlarne così direttamente, che
si rischia di fargli pubblicità, a questi cancri della storia).
Prima di parlarne urge una verifica, quindi vado a farmi una mail adeguata, con quell’account mi iscrivo a facebook, mi faccio un po’ di "amici", mi iscrivo ad un tot di gruppi – tutti fascistissimi, ovviamente – tra cui il famoso parito nazionale fascista e mortacciloro, e varia altra merda.
Se si fa a vedere il profilo del nostro caporalmaggiorde, si può vedere
tra i "suoi amici", Casa Pound (vedi la parentesi sopra), uno dei
peggiori gruppi neofascisti italiani, tra i più attivi e tra i più
duri, vedi le mazzate tirate agli studentelli in P.zza Navona l’anno scorso, durante "l’Onda", e che buona parte dei suoi amici di facebook sono fascisti più o meno convinti e più o meno incarogniti.
Poi si "scopre" che le bombe che hanno ucciso i 6 militari italiani erano di fabbricazione italiana.
Infine infuria la polemica su quelle scuole che non hanno fatto il minuto di silenzio in "onore" delle 6 vittime.
Che dire di tutto ciò, cose apparentemente slegate tra di loro? Che viviamo in un paese incarognito, imbarbarito come non era da decenni, che la cultura media della gente media sta precipitando là dove nessuno avrebbe mai potuto pensare, che le Istituzioni sono ormai brodo di cultura di mafia e malaffare – quando va bene – e di fascismo – di solito – e che la Retorica, l’Ipocrisia, l’Ignoranza sono ormai padrone assolute della scena sociale e politica della maggior parte delle persone.
L’Italia è in guerra – ormai l’hanno capito anche gli stupidi, tanto che ne scrivono pure i fascisti del Partito sulla loro bacheca – e va a combattere coloro che sono stati addestrati dagli USA e armati dalle aziende di armi Italiane. Che sta gente, gli afgani, una volta fatto il loro – cacciare i sovietici a calci in culo – dovevano tornare al loro posto, cioè a cuccia, perché quelle terre sono di importantissima rilevanza strategica per quel che riguarda le strade del petrolio e del gas russi. Che l’esercito italiano è lì al serivizio dell’industria petrolifera italiana, che chi ci va sono soldati volontari stra pagati e spesso fascisti, si spera non sempre ma non stupirebbe. Che quando qualcuno di loro muore – è normale che accada, sono in guerra… – guai a non venerarli e ad adorarli come "eroi", i "nostri eroi", e chi non lo fa, punizione!!
E alla fin fine, tanto per essere cinici e pessimisti fino in fondo, alla fine insomma, se ci possiamo permettere di essere ricchi e grassi quali siamo, noi italiani, noi occidentali, è perché abbiamo in giro per il mondo tutti i nostri eserciti a depredare le ricchezze di tutto il mondo.
Affanculo.