Il più noto cacciabufale della rete italiana, Paolo Attivissimo, corre il rischio di tutti i tuttologi: mettersi a parlare di cose su cui non è ferrato, rischiando al figuraccia. Rischio corso, figuraccia arrivata, come doveva dimostrarsi.
In un post di oggi – Allarme: l’INPS dice che i precari non avranno pensione. La bufala avrà invece albergo – Attivissimo attacca quella che definisce una bufala, cioè il fatto che i precari e tutti coloro che hanno la “gesione separata all’INPS” prenderanno una pensione da fame, sempre che la prendono. E lo fa con un lungo post sul suo sito, linkato ad un altrettanto lungo post su Wired (non si mancare nulla, il Nostro…).
Peccato che il buon Paolo non sia un esperto della materia, e quindi inizia a scantonare pesantemente, non dimostrando di essere bravo neanche in quello di cui si vanta di essere assai capace: scovare l’origine delle notizie.
Infatti arriva puntuale il post di gente che di questa materia è esperta davvero – ACTA, Associazione Consulenti Terziario Avanzato, fondata da gente del calibro di Sergio Bologna – che prende il post di Attivissimo e lo smonta pezzo per pezzo:
ACTA risponde a Paolo Attivissimo
L’insegnamento di questa storia? Non si può sapere tutto di tutto, e chi dice il contrario è una sola 🙂
La morale?
Che il sistema va a pezzi, e in un paese in mano ad un’oligarchia di vecchi mafiosi, per chi ha meno di 50 anni è arrivato il momento di rendersi conto che il futuro è fosco, e forse è il caso di rimboccarsi le maniche, e mandarli tutti a casa a calci nel culo. Come direbbero ad Oxford 🙂