Esce il 20 febbraio il primo di tre libri di DeriveApprodi sull'Autonomia (Operaia).
Qui sotto la presentazione.
Nonostante una durissima demonizzazione e repressione, la storia dell’Autonomia operaia fa parte della mitologia non solo del nostro Paese. I contenuti teorici e pratici di quell’area politica si sono internazionalizzati. Ma soprattutto a partire da Genova 2001 le nuove generazioni del movimento new global hanno dimostrato un grande interesse per la conoscenza di chi furono e cosa fecero gli autonomi.
"Estremisti", "fiancheggiatori del terrorismo", "violenti", "provocatori", "mestatori", "prevaricatori", "squadristi", "diciannovisti": sono solo alcuni degli epiteti coniati nel corso degli anni Settanta da illustri opinionisti, intellettuali, dirigenti di partito e di sindacato per definire l’Autonomia operaia, una vasta, variegata e complessa area sociale e politica che riuscì per un decennio a occupare lo spazio dell’azione rivoluzionaria nel nostro paese. Il 7 aprile del 1979 una gigantesca iniziativa giudiziaria accusò dirigenti e militanti di quell’area politica di essere non solo a capo delle Brigate rosse ma anche il cervello organizzativo di "un progetto di insurrezione armata contro i poteri dello Stato". Il famoso "teorema Calogero", dimostratosi col tempo del tutto infondato, permise arresti di massa, detenzioni preventive nei carceri speciali, processi lunghissimi e condanne spropositate.
Ma gli autonomi erano davvero solo un coacervo di estremismo irrazionale, violento e disperato? Nessuno ha mai narrato che cosa è stata realmente l’area dell’Autonomia operaia, quali sono state le sue origini, le sue basi teoriche, la sua linea politica, la sua differenza dai gruppi extraparlamentari e da quelli armati. Per la prima volta quest’opera ripercorre le tappe della costruzione del suo impianto teorico che ha radici nella nobile tradizione del pensiero "operaista", nelle riviste "Quaderni rossi" e "Classe" operaia", nell’esperienza militante di Potere Operaio, Lotta Continua e il Gruppo Gramsci.
L’opera è divisa in tre volumi il primo dei quali sarà nelle librerie dal 20 febbraio, gli altri due, più un dvd, nel corso dell’anno. Nella primo volume si inquadra, nell’arco temporale che va dal 1973 al 1979, l’esperienza dell’Autonomia nei diversi terrritori (Torino, Genova, Milano, Padova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari e altri territori del sud Italia). Nel secondo compaiono una serie di saggi ex novo di valutazione delle teorizzazioni dell’Autonomia scritti da diversi autori tra i quali Toni Negri, Sergio Bologna, Giairo Daghini, Oreste Scalzone, Franco Piperno, Paolo Virno, Franco Berardi (Bifo), Nanni Balestrini. Nel terzo si affronta la problematica del rapporto tra Autonomia e femminismo, Autonomia e le culture (musica, cinema, teatro, narrativa e poesia, comunicazione, fumetti ecc.). Il DVD contiene materiale antologico e audiovisivo dell’epoca, testate e schede di libri, giornali e riviste, manifesti e volantini, fotografie, testi musicali, fumetti, vignette e disegni, murales e graffiti, slogan, scritte murali cronologie e bibliografie.