Tabula rasa parlamentare: un’occasione da non perdere

Beh, se ci si mette nero a fare il commentatore parlamentare, io che so’, da meno!? 🙂

Intanto diciamolo, in un mio recente post sono stato piuttosto cassandrico (non che ci volesse troppo, n’è!), ma rimane il fatto che, al di là delle sboronate post, pochi si aspettavano che comunisti e socialisti rimanessero fuori dal parlamento dopo 63 anni.


Eppure eppure, eccoci al metà aprile 2008 e tutta la sinistra italiota è diventata extra-parlamentare, TUTTA!

Si,
i vari rifondaroli e dintorni stanno negli enti locali (e mo’ chi li
cava da lì? E’ la loro unica fonte di reddito per i prossimi 5
anni…), ma in ste mini istitutizioni ci sono sempre stati anche i
movimenti, e quindi…

Che è successo, a mio avviso, è facile da analizzare:

dopo anni di furbesco mischiarsi col "movimento" – furbesco perché, a mio avviso, fu fatto solo per mettere il cappello su un qualcosa che stava emergendo seriamente, e che sarebbe potuto diventare un’importante serbatoio di voti, e che cmq andava controllato – i signori dell’Arcobaleno entrano in un governo liberal-democratico con tanto di ministri e minestre, sottosegretari e portaborse (molti sono ex militanti noglobbbal, disobbedienti impenitenti, ingiacchettati e incravattati dietro al loro ministro a fargli la segreteria), per "spostarlo a sinistra".

Rislutato?

Nulla. Anzi, il poco che sto cazzo di governo fa, è indirizzato alla (grande) impresa, ovviamente, e qualche decretino legge che permette l’espulsione di chiunque non sia italiano se solo risulta antipatico ad un questore. Una roba chiaramente di Sinistra…

Nel mentre varie potenze politiche dall’innegabile seguito popolare, come Mastella e Dini (che insieme raggiungono lo sconvolgente 1,5% di preferenze nel paese), fanno quello che vogliono in parlamento. Non perché siano decisivi, ma perché portano avanti politiche che sono largamente condivise nel resto dell’Unione (lo caliamo un velo pietoso su sto nome? Si, dai…). Fino a quando Uolter non decide che è il caso di giocare d’azzardo, e che cmq è arrivata l’ora di togliersi dalle palle un po’ di zavorra.

Cade il governo, e i nostri geni della politica, con una rapidità di movimento pari a quella di un bradipo paraplegico, si rendono conto che solo mettendosi insieme hanno qualche vaga possibilità di sopravvivere parlamentalmente. Ma è troppo tardi e, soprattutto, lo fanno male, ma così male, che c’è quasi da non crederci.

Fottendosene grassamente di tutto quello che hanno detto nei mesi precedenti, un manciata di boiardi dei vari partiti di "sinistra" decide a tavolino la nasciata di un pseudo contenitore, la Sinistra l’Arcobaleno, i candidati – tutti interni ai partiti di cui sopra – e si avvia a fare una incredibile campagna elettorale in cui, in sostanza dicono: "si, beh, siamo di sinistra; ma siamo gente per bene, mica estremisti, naaaaaaa! Vedete, i veri estremisti osano fischiare Ferrara in piazza, e noi li cazziamo! e poi Uolter è nostro amico, e se voi votare lui alla Camera e noi al Senato mica ci offendiamo…" e via suicidandosi.

A questo punto si arriva alle erezioni, e quel poco di gente che ancora crede che possa servire, ed esistere, una "sinistra parlamentare", si ritrova a dover… fare altro, evidentemente: andare alla partita, trombare, cogliere le margherite nei prati, cavarsi le caccole dal naso, votare Lega, etc etc etc.

Al di là della cronaca semiseria, ora ci ritroviamo con un monte di gente dalle nostre parti, quelle extra-parlamentari, con tutti sti ex-parlamentari che cercano di trovare un angolino comodo ed asciutto.

Si fa un po’ di autocritica? Naaaaaaaa, che scherzi?! E’ tutta colpa di Uolter e del "voto utile", mica nostra??

Ci dimettiamo in massa, come decenza vorrebbe?! Naaaaaa, ma che sei, matto? E poi che si fa, si va a lavorare?!?! NOI siamo la classe dirigente della sinistra, e noi troveremo la soluzione e quindi Avanti popolo, alla risco-o-ssa, bandiera roooossa, bandiera roooooosssssa!!! e via delirando…

Epperò, a mio avviso, per chi continua a sperare di trovare una via per fare una politica alternativa all’esistente, sia nei contenuti che nei metodi, il fatto che sia sparita tutta sta munnezza è sicuramente un’occasione. Sia perché tanti bravi e brave compagne si troveranno necessariamente orfani di babbo partito, e quindi magari troveranno il coraggio che fin’ora non hanno avuto di passare a fare altro; sia perché, finalmente, tanta gente dovrà fare qualcosa per campare che non sia il funzionario di partito, e porcoildio un po’ si levaranno di culo; e poi perché ci sarà pure qualcuno di decente che si renderà conto che oggi, nel 2008, è il caso di avviare una nuova fase poltica di "sinistra", e che Marx, Engels, Lenin, Mao e ferrivecchi vari hanno fatto il loro tempo e meritano di finire, definitivamente, nei libri di storia.