Come si dice da queste parti, il buon Baraghini ci va di scartino! 🙂
E come dargli torto?
Ecco il suo (bellissimo) post, sul blog di Stampa Alternativa:
Trombe, trombette e tromboni mediatici già squillano preannunciando che Niccolò Ammansiti vincerà il Premio dei Premi, il Viareggio. E così giornalisti velinari, mezzibusti, nani e ballerine si preparano a spandere il nulla di chiacchiere a cui sono abituati da teleschermi, radio e riviste. D’altronde chi poteva vincerlo quel premio se non il coniglio foraggiato, coltivato e ingrassato dal marketing della sua grossa casa editrice?
Proprio lui che scrivendo solo di fiction e non di letteratura (e ci mancherebbe) ha avuto l’onore non solo delle classifiche, ma anche di vedersi la sua immagine sulla borsetta regalata dal suo mega editore, di un film che gli è stato cucito addosso a poche settimane da una copertina sul Venerdì di Repubblica tutto azzimato e improfumato, più una decina di pagine Internet a colori dove è apparso diversamente posizionato.
E mentre il Viareggio divora il suo coniglio più grasso, Ettore Bianciardi e io stiamo chiudendo per la stampa il nuovo libro di Luciano Bianciardi per proseguire sulla strada della riscoperta dei suoi inediti e preparando i quattro nuovi Bianciardini, quelli che costano un centesimo di euro e che spargeranno sangue letterario dappertutto alla faccia dell’acqua distillata che scorre sulle pagine del coniglio più grasso, Ammansiti.