Mi è capitato tra le mani uno splendido libretto:
John Sinclair, "Va tutto bene – It's All Good", Stampa Alternativa, 2006.
Un freakettone che ha attraversato gli anni '60, '70, '80, '90, ed è ancora qua a sputarci in faccia la nostra vita di merda fatta di piccoli compromessi del cazzo per la sopravvivenza.
Fomentatore di comuni, anti-proibizionista ante litteram, musicologo, fondatore del White Panter Party, prigioniero politico, esule, comunardo.
Ha attraversato la storia degli USA spingendo, come dice Matteo Guarnaccia nell'introduzione,
"quella che ha stregato e conquistato il mondo senza ricorrere alle armi e ricatti economici […] Una storia che attraversa le rivolte dei ghetti («rivolte» e non «rivolte razziali» come lui tiene a precisare) e lo scatenamento dionisiaco hippie".
Un libro da leggere, un personaggio da conoscere.
A titolo informativo.
Sinclair e’ stato a Roma l’aprile scorso per suonare al Forte, sul suo sito c’e’ un interessante intervista scaricabile che gli ha fatto ROR. E’ stato un piacere averlo tra gl’antifascisti prenestini durante la festa del 25 aprile. Posso aggiungere che è una persona molto disponibile e con tanta voglia di scherzare.. tanta..