Stamani il ritorno al lavoro post 1 maggio è stato peggiore del solito. Tempo di leggere un po’ di posta e qualche titolo dai miei amati feed rss, ed ecco che mi ritrovo a dover piangere due amici venuti meno: Albert Hofmann e Sbancor.
Del primo penso che ci sia poco da dire che non sia già stato detto. Per ricordarlo voglio usare la testimonianza di Marcello Baraghini, paron di Stampa Alternativa.
Di Sbancor voglio usare quella dei Wu Ming.
Hoffman l’ho conosciuto nell’adolescenza, attraverso i libri di Stampa Alternativa, e mi affascinò ed entusiasmò la storia di questo normalissimo ricercatore che inventa l’LSD e che quando scopre che viene usato per motivi "ricreativi" non solo non ringamba ma, anzi!, ne rivendica l’utilizzo ludico.
Forse non a caso è morto a 102 anni…
Sbancor, invece, l’ho conosciuto quando ero attivista di Indymedia Italia. Di lui ho sempre ammirato l’incredibile capacità di leggere il presente attraverso i complicatissimi flussi finanziari (che poi era il suo lavoro), arrivando quasi (quasi?) a prevedere il futuro. Dimostrando, implicitamente, l’inutilità dei governi locali nella gestione del mondo, se non dal punto di vista della repressione e poco più.
Non era un personaggio semplice, con cui non era facile rapportarsi; ma averne di teste di questo livello, nel movimento!