Una risposta a “Napoli: propaganda e interessi stretegico-militari”

  1. Non vedo però come si possano sostenere delle tesi senza nè entrare nello specifico, nè addurre motivazioni e dinamiche plausibili. Se si buttano così delle tesi altermondialiste-anticolonialiste, a mio modesto parere, si rischia di fare la figura degli stronzi.
    Sul piano logico è altrettanto plausibile che i problemi legati alla criminalità organizzata di Napoli siano aumentati dopo Moggiopoli, che non ci sono stati più morti in strada dopo che l’elezione del Sig.Ortega in Nicaragua (noto crocevia di ogni tipo di stupefacente proveniente dal Sudamerica) non si sia più sentito di morti ammazzati nel centro della città, che il prezzo di farina e mozzarella abbia innescato le sanguinose dinamiche dell’attuale faida tra clan.
    Potremmo addirittura arrivare a notare che dall’entrata in coma di Sharon le condizioni di vivibilità della città siano notevolmente peggiorate, e tramite questa via arrivare a supporre che siano gli orribili-sionisti ad avere l’effettivo controllo sulla città.
    E poi comunque dire che il vero business dei clan d’oggi è l’eroina.. è un pò come dire che in tv danno ancora “Drive In”, quantomeno anacronistico.

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