Buon viaggio, Prof.

Se ne è andato, il Professore, speriamo sia un buon viaggio.

Solo ora mi rendo conto (ah, stolto che sono!), che il Prof. ha rappresentato la "colonna grafica" della mia adolescenza di giovane militonto autonomo, di giovane antagonista lombardo in via di meticciato con quella adorabile massa canaglia che è stato il movimento punx milanese di metà/fine anni '80.

Ricordo l'attesa per la nuova uscita di Decoder, il libro su Burroghs (ah!) della Shake, i tanti volantini, francobolli, schizzi e di/segni; quel tratto pieno, che per capire cosa minchia c'era dovevi concentrarti, per poi capire che no, non è vero, solo lasciandoti andare capivi davvero. O per niente, ma godevi di più.

Porcoddio, il Prof. non c'è più, e non ci si può credere.

Buon viaggio, Prof., buon viaggio.