Esodo

In realtà è da un bel po’ che ci penso, e le vicende delle ultime settimane, degli ultimi mesi, mi hanno portato ad una… boh!, mi verrebbe da dire "rottura", ma non è il termine giusto… ad un distacco sostanzialmente sereno.

Un distacco, ecco, quasi antropologico. O almeno spero!

Ieri sera prima di andare a letto giravo tra i canali della tivù, e sventuratamente sono finito su Potta a Potta, dove c’era la nostra pornostar più famosa, con il vero erede di André Breton, Clemente Mastella, colui che ha avuto il genio di dire, alla Camera dei Deputati italiana, in qualità di Ministro della Giustizia, "gli umili soffrono quando i potenti si combattono". L’istinto è ormai affinato, e il dito è balazato repentinamente su un altro canale, ma quei pochi istanti mi sono bastati per sentire lo stomaco venire meno.

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Minchia, il Manifesto!!

Da non credersi: dopo anni di coma (almeno 11), possiamo annunciare commossi il (parziale? momentaneo, temo…) riemergere dal sonno (della ragione?) del Compagno "il Manifesto, quotidiano comunista".

Sul giornale di ieri, infatti, sono usciti non uno, non due bensì, tenetevi stretti e i deboli di cuore si seggano,  TRE articoli belli!!

Non "carini", "interessanti" o "simpatici"; non il solito corsivo meraviglioso di Robecchi; non la solita straordinaria vignetta di Vauro. Nulla di tutto ciò: proprio tre articoli, di cui due nella cronaca politica (ve l'avevo detto di sedervi…), e uno nelle pagine della cultura. 

Visto l'evento straordinario, mi sembra ad uopo riportarli nella loro intierezza, sì da poterli rileggere nei prossimi anni (la memoria, si sa, è fallace; e quando racconterò a mio figlio che "il Manifesto" era un quotidiano che scriveva articoli belli, avrò anche qualche prova, e non solo i deliri di un ottuagenario rincoglionito).

Partiamo (in ordine crescente di qualità, a mio modestissimo avviso):

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Sull’uso della lingua

In questi giorni sto ascoltando la radio e la tv (che non guardo più; al massimo l'ascolto, se proprio devo. E non è un atteggiamento "snobbistico", è proprio una questione di stomaco debole) con un livello molto basso d'attenzione, cercando di farlo alla "flusso di coscienza". Passivo e non attivo, ma in quel modo, più o meno. Anche perché, d'altra parte, onestamente non sto trovando quasi più niente che smuova almeno parte delle mie viscere. Ed è stato bello ascoltare, in questo modo:

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