Fulgidi esempi di educazione contemporanea: cos’è un hacker?

Stamani la mia compagna aveva lezione di geografia in  una prima magistrale, e ha trovato quanto sotto.

Lei ha potuto correggere quanto blaterato da questi esimi educatori, visto che conosce, tramite me, il percorso di hackit.

Rimane cmq impressionante.

 
Stefano Bianchi, Augusto Biancotti e Anna Rita Piazza, "Luoghi nel tempo e nello spazio", Novara, DeAgostini, pag. 74.

L'«aristocrazia» degli hacker

 
 

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Il mistero della bottiglia sparente

Si sa, nei tribunali e nei commisariati della Repubblica non valgono le  stesse leggi della fisica del resto del mondo.


Uno dei casi più famosi è sicuramente quello del ferroviere anarchico  Pino Pinelli, che il 15 dicembre 1969 che riusci a svenire saltando da  una finestra della questura di Milano alta più di un metro sì da poter stramazzare al suolo quattro piani di sotto. Morto, che essendo fuori dalla questura, a quel punto, erano tornate in funzione le normali  leggi della fisica e lui finì spiaccicato.

Ieri abbiamo avuto un nuovo entusiasmante caso.

Riporto l'ANSA:

 

 

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1977: qualche appunto

Il Settantasette comincia con la "Circolare Malfatti" (dal nome dell'allora Ministro della Pubblica Amministrazione) del 3 dicembre 1976. Essa prevede l'introduzione di due livelli di laurea, la suddivisione dei docenti in due ruoli distinti (ordinari e associati), la creazione di una gerarchia piramidale di organi di gestione, dove, ovviamente, ai professori ordinari è garantita la maggioranza, il controllo rigido dei piani di studio, l'abolizione degli appelli mensili e il raggruppamento degli esami in due sessioni (estiva ed autunnale), l'aumento delle tasse di frequenza, restando inalterato il fondo per gli assegni di studio (brano liberamente tratto dalla Cronologia in AA.VV., Settantasette, vol. I, Roma, il manifesto, sd., p. 30.).
 
Il senato accademico di Palermo è il primo (e l'unico) a decidere di applicarla subito; altrettanto rapidamente, il 24 dicembre la facoltà di lettere della stessa città viene occupata.

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Purtroppo non ha sofferto: la morte di Pinochet (boia!)

Quella merda di Pinochet (e mi scusi la merda, di cui ho il massimo rispetto) è morto.

Purtroppo senza soffrire.

Sentire i telegiornali di ieri e domenica è stato un grave errore, da parte mia, e solo le immagini della festa di piazza a Santiago – molto poche, sui canali nazionali; la maggior parte erano dedicate ai fedeli del dittatore, tanto per non sottoloneare il livello di indecenza della nostra "informazione" di regime, ma che ve lo dico a fà… – solo quelle poche immagini mi hanno sollevato dalla depressione.

Quando ho letto che il vecchio merdoso era morto ho brindato con la mia compagna e ho baciato Tommaso, che non capiva ma rideva lo stesso. Ho pensato a tutti coloro che in questi 30 e passa anni hanno combattuto contro l'amichetto di Kissinger e di Wojtyla e mi sono commosso. 

 

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Il ritorno del Sandinismo?

Leggevo quasi con commozione della vittoria di Daniel Ortega alle elezioni presidenziali in Nicaragua.

Si, perché quella nicaraguegna è una delle poche rivoluzioni che non mi vergogno di aver sostenuto (forse solo con quella spagnola, versante libertario, ovviamente).

Peccato che poi vado a cercare notizie più precise, e iniziano a sorgermi atroci dubbi.

Prima per quello che leggo qui, ed in particolare:

 

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