Assassini

Cӏ qualche altro mondo di chiamare chi ha fatto questo?

Avrei voluto scrivere tante cose, ma basta girare per la rete e già si trovano lì, a disposizione.

Addirittura Beppe Grillo scrive cose che mi torvano d’accordo, a parte il solito singulto forcaiolo (in galera, in galera! come se servisse a qualcosa).

Napolitano, mentre gli operai di Torino morivano bruciati, se ne va alla prima della Scala, e via via, di merda in merda, di schifo in schifo. Che travolge oltre ogni dire.

Allora ritorna, sempre, la rima di Assalti Frontali, "voglia di pezzo in mano, con caricatore in pieno", anche se si sa che non servirebbe a nulla, se non a togliersi la soddisfazione.

Allora resto senza parole, e per superare lo sgomento, il baratro, le prendo in prestito. 99posse, 2000, Album "La Vida Que Vendrà", Povera Vita Mia:

 

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G8, prima condanna per i pestaggi «La polizia deve pagare»

Si sa, i tempi dell'informazione in italia sono lenti.

Se poi la notizia va a toccare gli interessi dei potenti, allora ci si deve rimboccare le maniche, e provare a tirare fuori noi il maltolto.

Ed ecco, quindi, che a fine del mese scorso arriva la prima condanna per il Ministero dell'Interno sui fatti di Genova 2001, e nessuno ne parla.

Non fosse stato per Gennaro Carotenuto, col cavolo che qualcuno ne avrebbe parlato.

Ed invece così è stato, ed ecco che anche l'Unità ne dà notizia.

Meglio tardi che mai…?

Vedi il bel commento di Nero

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Quale nuova composizione di classe? Un documento di Sergio Bologna

Sarà la mia fissa, ma se c'è qualcuno di cui leggo tutto quello che trovo, senza mai pentirmente, questi è indiscutibilmente Sergio Bologna, il grande "vecchio" dell'operaismo italiota. Uno dei pochi che riesce ad essere sempre sul pezzo, nonostante i suoi *anta anni, o forse proprio per questo 🙂

In occasione della MayDay 2007 il Nostro ha pensato bene di pubblicare un saggio su come affrontare, dal punto di vista della trasformazione e di chi potrebbe attuarla, la fase attuale.

Come al solito, ma c'è da dirlo, una delle cose più brillanti che si possano leggere di questi tempi.

Sotto l'incipit. 

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Il dossier sulle torture Usa a Guantanamo e in Afghanistan

Direttamente dal sito dell'FBI (fonte, l'Unità):

"In nome del Freedom of Information Act, un'associazione americana per la tutela dei diritti civili (l'American Civil Liberties Union) costringe l'Fbi a pubblicare un dossier del 2004 che raccoglie le testimonianze degli agenti inviati a Guantanamo. Dentro c'è un dettagliato catalogo delle torture inflitte ai prigionieri. Ma anche un'agghiacciante racconto dei crimini di guerra compiuti dall'Alleanza del Nord in Afghanistan".

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Sempre sull’Operaismo libertario: Sergio Bologna

E ritorniamoci, su sta cosa, che mi intrippa in questi giorni.

Domenica è uscito il famoso inserto de "il manifesto" su "Operai e capitale" di Tronti, con tutta una serie di articoli di vari ex e neo operaisti (per questa settimana si può trovare qui). Nulla di nuovo sotto il sole: Tronti dice che l'operismo "vero" è quello fino a "Classe operaia", che poi diventa altro (estremismo? terrorismo?) e gli operaisti non capiscono che, a quel punto, il sistema andava cambiato dall'interno tornando al PCI (UHAHAHAHAHAHAHAHAH!); c'è chi come Rieser che spara mazzatte a manca e a manca, attaccando gli stessi di cui Tronti e vabbé; ci sono altri, invece, che fanno esattamente il contrario, esaltando chi viene demonizzato dai noti sopra, arrivando all'apologia della "moltitudine" (mah…).

Insomma, la solita fuffa, non fosse per il meraviglioso Sergio Bologna.  Ecco il suo, come al solito straordinario, intervento. E non ci stupisce che si legga così poco, nel nostro paese (di sicuro non all'estero), questo splendido compagno.

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Una risposta infame

Premetto che sono sempre più esterefatto da "il manifesto", che col prossimo anno sono 20 anni che leggo.

Esterefatto per l'ignomignosa fedeltà a questo ignomignoso governo di "sinistra", ma anche e soprattutto per l'ormai squallido allineamento con il resto della stampa di "sinistra" in politica estera (il caso del responsabile dell'Onu per i diritti umani in Palestina, che qualche tempo fa rilasciò dichiarazioni pesantissime sulle tante violazioni israeliane sia in Palestina che in Libano, che meritò sul giornale un trafiletto di 10 righe a pagina 8; ma è solo uno dei tanti possibili esempi).

Ma l'articoluzzo di Polo in prima pagina sul giornale di ieri, in risposta al documento dei Cobas sulla manifestazione del 4 novembre, ha raggiunto veramente vette altissime:

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